il mito

è nata una stella

Fausto Coppi nasce il 15 settembre 1919, figlio di Domenico e Angiolina. 
Appena nato pesa solo due chili. Ragazzetto, comincia a lavorare come garzone di salumeria a Novi Ligure dove incontra colui che tanta parte avrà nei suoi trionfi: il massaggiatore cieco Biagio Cavanna, autentico 'santone' del ciclismo che negli anni precedenti era stato con Girardengo. E' Cavanna ad insegnare al giovane Fausto il mestiere della bicicletta....

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piena maturità

L'Airone di Castellania prende il volo...

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Il suo Gennaio

"G" come gioventù 

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Il suo Febbraio

"F" come Fostò

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Il suo Marzo

"M" come Milano - Sanremo 

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i suoi giorni neri

Nessuna carriera di grande campione è stata segnata da tanti infortuni a cui un altro forse non avrebbe saputo reagire. 

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Il suo Aprile

"A" come amicizia

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Il suo Maggio

"M" come miscellanea

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Il suo Giugno

"G" come Giro 

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Il suo Luglio

"L" come Le Tour

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Il suo Agosto

"A" come arcobaleno

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Il suo Settembre

"S" come soldato

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Il suo Ottobre

"O" come Ortese

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Il suo Novembre

"N" come "Non ci proverò mai più"

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Il suo Dicembre

"D" come ditirambi

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Chiusa in valigia

Questa maglia Coppi non l’ha mai indossata in corsa. E’ quella della San Pellegrino diretta da Gino Bartali. 
Dopo anni i due rivali stavano per trovarsi sotto la stessa bandiera nel 1960.

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i suoi Lombardia

"Cinque trionfi ma una volta ha pianto per Darrigade"

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L'ha vinta 5 volte

Da quella conquistata a vent’anni con la fuga sull’Abetone a quella portata via a Hugo Koblet sullo Stelvio, cinque sono le maglie rosa dei Giri d’Italia vinti da Coppi: 1940, ’47, ’49, ’52, ’53.

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su strada

Le vittorie su strada non si contano: ecco tutti i successi del Campionissimo. 

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L'Italia tutta sua

Tra strada e pista (inseguimento), Coppi ha collezionato nove maglie tricolori di campione d’Italia: 4 su strada (nel 1942, ’47, ’49, ’55) 5 su pista (nel 1940, ’41, 42, 47, 48).

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Si aprono speranze

La maglia con cui Coppi, lasciati i dilettanti, debuttò con gli “indipendenti”, imponendosi all’attenzione generale nelle gare promiscue del 1939, quando si avviava verso i vent’anni. 

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A Parigi era Fostò

Tre partecipazioni al Tour e due vittorie nel 1949 e nel ’52. Questo il bilancio delle maglie gialle di Coppi. 
Nel ’49 e nel ’52, primo al mondo, vinse anche il Giro. Lo hanno imitato Merckx, Hinault e Roche.

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L'Abetone e L'Ora

Ecco la maglia verde ramarro con cui Coppi compì le sue prime grandi imprese: il Giro del 1940 alla vigilia della guerra e il primato dell’ora il 7 novembre 1942 prima di andare al fronte.

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Le sue Sanremo

"Pronti, via! E quella fuga incredibile diventò realtà" 

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Il mondo ai suoi piedi

E’ la maglia più ambita da un corridore. E’ quella di campione del mondo. Su strada Coppi l’ha rincorsa per anni conquistandola sulla soglia dei 34 anni a Lugano. Nell’inseguimento in pista l’aveva vinta nel 1947 in Francia e nel 1949 in Olanda.

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Colore a sorpresa

Rientrato dalla prigionia, Coppi stacca il cartellino della S.S. Lazio. A guerra finita, torna a gareggiare al Nord, non è accasato. Vince a Lugano con una anonima maglia arancio. Poi va alla Bianchi.

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Su pista

Una carrellata di successi su pista dell'indimenticabile Campionissimo. 

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Il decennio d'oro

Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi”. La frase storica del radiocronista Mario Ferretti è emblematica dell’epoca del sodalizio Coppi-Bianchi.

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tutti i successi

Ci vorrebbe un libro per elencare e rivivere tutti i successi conseguiti da Coppi in vent'anni. 
Qui, dove le cifre lasciano il posto alla leggenda, ecco le vittorie sulle quali è stata costruita l'immagine del campione senza eguali. 
Sono frutto di una ricerca laboriosa condotta con lo scopo di rettificare tanti elenchi pubblicati finora, purtroppo imprecisi e con errori che, nel tempo, si sono fatalmente tramandati.
Non figurano qui sotto le vittorie di Coppi in corse di secondo piano, come le kermesse e quei circuiti disputati dopo Giro, Tour e Mondiali.

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Il suo Mondiale

"E quel giorno la Crespera diventò famosa come il Pordoi" 

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Quel volo a Lugano

E’ la maglia della nazionale. Coppi azzurro va dalla sfortuna di Zurigo (’46) alla figuraccia di Valkenburg (’48), dal vano predominio nel 1949 a Copenhagen all’impresa vittoriosa di Lugano.

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I suoi Tour

"Le avventure in Francia che sembravano impossibili"

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L'epopea del Tour

Fascino lontano del Tour a squadre nazionali. Con questa maglia verde e banda bianco-rossa Coppi vi prese parte tre volte con Binda c.t. e il rivale di sempre, Bartali, a fianco. Due i trionfi (1949 e ’52).

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i suoi Giri d'Italia

"Dall'Abetone allo Stelvio, le battaglie per la maglia rosa" 

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Il record dell'ora

" E il tempo del successo lo batteva il cronometro" 

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L'acuto al Baracchi

Facendo sua l’iniziativa di Fiorenzo Magni, che era stato promotore del primo abbinamento industria-sport della storia, Coppi lanciò nel 1956 l’abbinamento con una ditta di aperitivi: la Carpano.

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I numeri della leggenda

Fausto Coppi non era uno che vinceva in maniera normale. Le sue erano imprese sensazionali, cose mai viste. Storie bellissime. I successi conquistati in 20 anni di carriera parlano chiaro: eccoli tutti, una lista che probabilmente nessuno sportivo riuscirà più ad eguagliare.
Pier Bergonzi, capo-redattore e responsabile del settore ciclismo della Gazzetta dello Sport ha realizzato questo elenco pieno di curiosità, date e particolari.

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Il suo Nord

 " La conquista del pavè con la maglia tricolore " 

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L'ultima in Africa

Tre anni dopo l’esperienza Carpano ed un fugace ritorno alla Bianchi, Coppi lega il nome della sua bicicletta costruita a Novi dai fratelli Fiorelli con quello della Tricofilina, industria di cosmetici.

la casa

stanza delle mostre

Una stanza interamente dedicata ai campioni del grande ciclismo tricolore. 

la casa

La storia

Inizia la nostra visita...

la casa

L'ingresso storico

Tra attrezzi agricoli e duri allenamenti, iniziamo a conoscere più da vicino il grande Fausto. 

la casa

La cucina

A tavola con Fausto, Domenico e Angiolina in uno degli ambienti più caratteristici della casa. 

la casa

La saletta

Una decisione che cambierà la vita del giovane Fausto, consegnandolo alla Storia. 

la casa

La scala

La visita prosegue al piano superiore... 

la casa

La stanza di Gazzetta

Gazzetta e Coppi, un legame indissolubile tra due punte di diamante del nostro Paese. 

la casa

La camera da letto

Un ambiente che raccoglie l'aspetto più intimistico della famiglia Coppi. 

la casa

La camera di Fausto

Un emozionante luogo della memoria dove toccare con mano il vissuto di Fausto. 

la casa

La stanza di Serse

Serse, indimenticato fratello del Campionissimo. 

la casa

La stanza Tuttosport

Il mito di Coppi raccontato dal giornale sportivo piemontese Tuttosport.

la casa

Casa Cavanna

La visita termina qui, ma la leggenda continua... 

la casa

Info utili

L'emozione unica di scoprire l'aspetto più personale dell'indimenticabile Campionissimo. 

La Bici d'Oro

La bici d'oro

Battezzata ufficialmente, dalle colonne del suo giornale, dal Direttore de La Gazzetta dello Sport, nasceva nel marzo 1997 la "Bici d'Oro", per celebrare ogni anno il campione che, con le sue gesta, ricordasse le imprese del Grande Airone.

pubblicazioni

Passaporto del Gregario Emerito

Il “Passaporto del Gregario Emerito”, sul quale apporre la propria fotografia e i propri dati personali, è un oggetto divertente da regalare (e da regalarsi) per sentirsi, almeno un po', uno dei celebri gregari del Campionissimo. 

pubblicazioni

Le maggiori pubblicazioni sul Campionissimo

Una raccolta delle pubblicazioni edite dal Consorzio "Terre di Fausto Coppi" che riguardano la vita, la storia e la carriera dell'indimenticabile Campionissimo. 

pubblicazioni

Campione inobliabile

La riproduzione integrale del magazine di 96 pagine "Fausto Coppi campione inobliabile" che lo Sport Illustrato dedicò al campionissimo nel marzo 1960, in edizione limitata.

pubblicazioni

TuttoCoppi

"...Ci voleva, prima di tutto, la tempra ferrea di un ricercatore per concepire un'opera come questa che Beppe Castelnovi ci presenta. Ma neanche tale rara qualità, fatta di umile pazienza e di profonda cultura, sarebbe stata sufficiente se non fosse stata sorretta da una sorta di linfa vitale: la passione che è, nel nostro caso, l'anticamera dell'amore eterno. 
Castelnovi ha sempre amato quello che è custodito nello scrigno del suo lavoro. Lo sport come espressione di vita, come ambienti da descrivere, storie umane da raccontare dopo averle ricostruite. Ed ecco, dunque, nascere questo "Tutto Coppi", giorno per giorno, podio per podio, definito dall'autore un'agenda del Campionissimo..."
                                                              
Candido Cannavò

pubblicazioni

Folder del Centenario

Uno speciale Folder celebrativo contenente due cartoline e annullo filatelico di Poste Italiane con la data del 15 settembre 2019, quella del Centenario della nascita del Campionissimo.
La prima cartolina raffigura Coppi e Valentino Mazzola, l’altra Coppi e Isidoro Bergaglio, con i relativi francobolli. Per rendere il folder un unico e prezioso oggetto da collezione è stata inserita anche una lametta da barba originale “Fausto Coppi” marchio Solingen (come recitava la pubblicità «La lama Fausto Coppi fa la barba a tutti!»).

mostre

Ciao, Campionissimo

"Ciao, Campionissimo" è la nuova mostra dedicata al 50° anniversario della morte di Coppi. 
Realizzata da Giuseppe Castelnovi (già caporedattore della rosea) in collaborazione con l'archivio della Gazzetta dello Sport, racconta in rapido volo le vicende di una vita straordinaria suddivisa in capitoli: "L'alba della Leggenda", "Un'annata coi fiocchi", "La stagione trionfale" e tanti altri. 
Sui pannelli le foto storiche, le maglie, le vittorie, gli aneddoti, i piazzamenti, le curiosità, le vignette di Carlo Baffi, Stefano Frosini e Roberto Giannotti. 
In ogni capitolo la testimonianza di giornalisti e scrittori famosi: Ortio Vergagni, Curzio Malaparte, Indro Montanelli, Emilio De Martino, Giovanni Arpino, Alfredo Martini e altri ancora. 
Completano la mostra biciclette e maglie storiche, cimeli e documenti. 

mostre

Fausto Coppi una leggenda senza confini

La mostra "Fausto Coppi una leggenda senza confini" racconta la straordinaria storia umana e sportiva del grande Campione, suddivisa in aree tematiche ("I suoi Giri", "I suoi Tour", "I suoi fedeli", "Le sue maglie" e molte altre ancora) con testi in italiano, inglese e francese. 

mostre

Il Campionissimo raccontato attraverso emozionanti mostre antologiche

..la storia del ragazzo, dell'uomo, del campione, raccolta in straordinarie immagini fotografiche, raccontata da scrittori e giornalisti famosi, vissuta attraverso le sue maglie, le sue bici, le sue cose. 
Una serie di mostre giramondo, itineranti, che per le città che le ospitano diventano eventi primari, suscitando grande interesse nel pubblico e nei media. 
Un successo che si ripete ad ogni nuova presentazione. 

mostre

L'Airone e l'Aquila

La mostra, tratta dal calendario di Fausto realizzato in collaborazione con l'archivio de La Gazzetta dello Sport, è dedicata alla storia di due uomini, due campioni che hanno scritto pagine indimenticabili del periodo d'oro del ciclismo italiano. 
Caratteri diversi, protagonisti di una storia di rivalità sulle strade e di amicizia nella vita, che la suggestiva immagine del passaggio di borraccia consegna alla storia, raccontati da fotografie e vignette con brevi commenti di giornalisti famosi.

mostre

Le sue montagne

Tratta dal calendario di Fausto Coppi, realizzata in collaborazione con l'archivio de La Gazzetta dello Sport, la mostra racconta delle grandi salite e delle cime che ha conosciuto e conquistato durante la sua straordinaria carriera. 
Dall'Abetone del 1940 alla Bocchetta del 1955, attraverso le Alpi e i Pirenei fino alla mitica impresa dello Stelvio: la storia in salita di un uomo solo al comando. 

mostre

Informazioni utili

Le mostre, di diversi formati, sono dotate di strutture autoportanti, facili da posizionare e possono essere allestite anche in spazi di pregio artistico. 
Il Consorzio ne cura la logistica, fornisce materiale promozionale, collabora all'organizzazione della cerimonia di inaugurazione. 

Info: 
  • email: mostre@faustocoppi.it
  • tel. +39 0143 322118

castellania

VIENI A TROVARCI A CASTELLANIA

«Quando spunta il sole dietro il costone di San Alosio, i pochi sparuti abitanti di Castellania vedono illuminarsi prima i torrioni sbrecciati del castello, poi quasi di botto, la piccola valle divisa dal Rio. La terra è taccagna di argille che il sole estivo dissemina di crepe e le piogge invernali ammollano in fango spesso e tenace. Il Rio è uno stento fossatello che arriva serpeggiando allo Scrivia: il suo letto angusto e ineguale è cosparso di massi erratici levigati dai millenni. Le rive sono popolate di roveri, olmi e ontani che formano duplice filare a dividere la valle.» 

(Coppi e il diavolo, Gianni Brera)

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