E arriviamo finalmente alla stanza di Fausto: è qui che il Campionissimo ha vissuto e riposato, insieme ai suoi fratelli, immersi in un ambiente semplice e accogliente.
Il letto in ferro lavorato, il "prete" (il tipico scaldino in legno curvo da riporre sotto le coperte, con la brocca in terracotta contenente i tizzoni caldi), le fotografie di Fausto bambino, del ragazzo con la prima bicicletta, degli anni del militare.
Un dipinto raffigurante immagini di cacciagione (datato 1938, opera di Don Giuseppe Ponta, con dedica al campione) ed alcuni esemplari di fagiano impagliati, ricordano la sua grande passione per la caccia.
La storica maglia della Bianchi, quella tricolore da campione d'Italia e la celebre maglia iridata da campione del mondo vigilano su questo angolo carico di ricordi, di affetti, di storie raccontate e vissute.